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ARTICOLAZIONE SPALLA

La spalla è una struttura articolare molto complessa, ma rappresenta anche l’articolazione più mobile di tutto il nostro corpo. Definita come enartrosi (articolazione a forma di sfera con una parte concava ed una convessa), è formata dall’unione di omero, scapola e clavicola che si uniscono mediante l’aiuto di una capsula articolare, legamenti e muscoli. Può muoversi su tre assi sfruttando movimenti di abduzione, adduzione, intra ed extra rotazione, antepulsione e retropulsione.

L’intera articolazione si suddivide in 3 sezioni specifiche + 2 sezioni sub-specifiche:

  1. Articolazione scapolo omerale (enartrosi)
  2. Articolazione scapolo toracica
  3. Articolazione dello spazio sotto acromiale
    1. Articolazione sterno-costo-claveare
    1. Articolazione acromio-claveare

POSSIBILI DISTURBI DELL’ARTICOLAZIONE

I possibili disturbi che possono coinvolgere questa articolazione possono essere causati da over-use, esecuzione scorretta degli esercizi in palestra, movimenti bruschi o mal controllati, cadute o impatti violenti.

Tra i disturbi più comuni identifichiamo l’instabilità generale della spalla dettato da un cedimento generale dell’articolazione, principalmente riguarda i muscoli che comprendono la cuffia dei rotatori o un consumo eccessivo di cartilagine per troppa usura. Altro disturbo comune che possiamo identificare è la lussazione come già prima definita, per la maggior parte dei casi (95%) la lussazione è anteriore, ovvero la testa dell’omero esce dalla sede frontalmente, mentre per una piccola parte (5%) la lussazione può essere posteriore, molto spesso di difficile identificazione anche dopo esami strumentali. Altro disturbo specifico è la discinesia, definita come alterazione della posizione della scapola che può essere causata da posizioni errate o mal funzionamento muscolare.

RIEDUCAZIONE DELL’ARTICOLAZIONE

Per seguire una corretta rieducazione dell’articolazione è necessario seguire i principi generali della rieducazione; in primo luogo, bisogna recuperare la mobilità, successivamente la stabilità ed, infine, si procede con il rinforzo muscolare.

  • 1° fase recupero mobilità. Questa fase viene suddivisa in gruppi:
    • Esercizi autoassistiti senza attrezzi.
    • Esercizi assistiti con attrezzi.
    • Esercizi a catena cinetica chiusa.
  • 2° fase recupero stabilità. Questa fase avviene mediante l’esecuzione di lavori di percezione della spalla. Questo avviene quando, durante l’esecuzione degli esercizi, si fa portare l’attenzione del paziente sulla spalla, durante l’esecuzione degli esercizi. Tutti gli esercizi possono essere fatti sia ad occhi aperti sia ad occhi chiusi.  Gli esercizi di percezione sono divisi in 5 gruppi.
    • Esercizi per la verticale della spalla a corpo libero.
    • Esercizi di percezione della spalla a catena cinetica chiusa.
    • Esercizi a catena cinetica chiusa con attrezzi.
    • Movimenti della spalla nello spazio.
    • Esercizi di coordinazione oculo-manuale attraverso:
      • Lanci.
      • Palleggio.
  • 3° fase rinforzo muscolare. In questa fase andremo a rinforzare sia i muscoli della spalla sia i muscoli della cuffia dei rotatori. Inizialmente eseguiremo esercizi in eccentrica (in allungamento) e successivamente in concentrica.