Interviste a Vincenzo Manenti, Giorgio Rizzi, Daniela Basso, Raffaella Fasola e Mara Williams
Cosa è il Nordic Walking?
Risponde Vincenzo Manenti,
Responsabile Settore Nordic Walking CUS Bergamo / Tecnico Nazionale 3° livello:
Il nordic walking è una marcia sportiva con i bastoni creata in Finlandia negli anni 30 come allenamento estivo per gli atleti di sci nordico, sci di fondo. Può essere praticata a tutti i livelli, l’importante su terreno adeguato: piano ed omogeneo e può essere praticato sia a livello agonistico che dilettantistico amatoriale ai fini del benessere. Fondamentale è avere buone basi che si acquisiscono con un corso ad hoc.
Come si insegna il Nordic Walking?
Risponde il Dr. Giorgio Rizzi,
Formatore nazionale di disciplina / Allenatore agonistico:
Il Nordic Walking, contrariamente a quanto si possa immaginare, non è uno sport di facile apprendimento, essendo caratterizzato da profondi aspetti tecnici.
La frequenza di un corso tenuto da un istruttore competente è dunque indispensabile se si vuole imparare a praticare un Nordic Walking corretto, che permetta di sviluppare le potenzialità dell’uso del bastone sia in termini di mantenimento o recupero dello stato di benessere, sia in termini prestazionali.
Per ottimizzare la crescita dell’allievo è necessario che egli sia bene informato relativamente agli schemi motori che gli vengono volta per volta proposti dal Docente.
A questo fine, contestualmente all’insegnamento pratico, vengono fornite all’allievo nozioni di biomeccanica umana, di fisiologia e di anatomia, affinché egli possa essere conscio di come lavori il proprio apparato muscolo scheletrico e possa quindi affrontare il percorso formativo con migliore consapevolezza.
In questo modo si ottimizza l’apprendimento, si sviluppano più rapidamente gli automatismi motori dell’allievo e si consente la memorizzazione del gesto tecnico, che potrà essere replicato con necessità di minore concentrazione sulle modalità esecutive, maggiore efficacia, efficienza, velocità ed adattabilità in presenza di fattori di disturbo.
Quanto sopra è applicabile sia all’allievo che si propone di praticare una semplice attività amatoriale, sia agli allievi maggiormente dotati, che si vogliono indirizzare verso la pratica agonistica.
La durata dei corsi di preparazione varia, per gli amatori, da un minimo di sei, otto lezioni di base, seguite da periodiche lezioni di perfezionamento tecnico che si tengono solitamente con frequenza quindicinale.
Gli agonisti, una volta superati i corsi base ed avanzato, seguiranno poi dei percorsi personalizzati di allenamento e perfezionamento.
Come si svolgono le gare di Nordic Walking?
Risponde Daniela Basso,
tre volte campionessa del mondo, tre volte campionessa europea, due volte primatista mondiale:
Le gare di Nordic Walking sono competizioni di velocità pura, che si svolgono secondo il regolamento redatto da International Nordic Walking Federation sulle distanze dei 5.000 e 10.000 metri e sulla mezza maratona e si possono svolgere sia con partenza di gruppo, che secondo gruppi di merito, che a cronometro individuale.
tracciati di gara sono preparati nel rispetto della biomeccanica del passo e sono solitamente pianeggianti o con moderate ondulazioni, non eccedenti il 4-6% di pendenza, su terreno compatto e livellato, privo di asperità ed ostacoli.I terreni più diffusi sono l’asfalto, il tartan e lo sterrato rullato; sul percorso sono presenti numerosi giudici che si occupano di verificare l’osservanza del regolamento ed applicare, in caso di scorrettezze, proposte di squalifica o squalifiche immediate all’atleta.
Ad anni alterni si svolgono i Campionati Mondiali ed i Campionati Europei.
L’agonismo internazionale rappresenta una importantissima occasione di crescita per l’atleta e per i tecnici, perché, come accade in ogni sport, le scuole delle diverse nazioni si differenziano a volte anche notevolmente, fermo restando il rispetto del regolamento internazionale ed è possibile cogliere aspetti tecnici che, operando esclusivamente nel proprio paese, non sarebbe possibile vedere.
Questo è particolarmente importante in sport come il Nordic Walking, perché la copertura mediatica, almeno in Italia, è minima e, pertanto, per avere un orientamento tecnico di ampio respiro, è indispensabile calcare le scene internazionali.
Le scuole agonistiche più rappresentative in Europa sono la scuola polacca, lettone, spagnola, finlandese, con tuttavia numerose individualità di spicco tra gli atleti di altre nazioni, tra i quali si annoverano anche gli atleti CUS Bergamo che hanno preso parte agli ultimi Campionati Mondiali con ottimi risultati.
Quale è il ruolo del giudice di gara?
Risponde Raffaella Fasola,
Giudice internazionale di gara / Unico giudice italiano ad avere presieduto a due tentativi di Record mondiale / Formatore nazionale di disciplina:
Il giudice di gara vigila sull’osservanza del regolamento agonistico redatto da International Nordic Walking Federation, con particolare riguardo all’uso del bastone, verificando che esso sia il primo mezzo di propulsione dell’atleta e riguardo alla corretta esecuzione del passo, sanzionando con la squalifica le fasi di sospensione, ovvero di corsa e penalizzando con la proposta di squalifica la non perfetta biomeccanica del passo.
Il compito del giudice non è meramente sanzionatorio; egli deve essere in grado, nel breve tempo in cui l’atleta gli passa davanti, di discernere tra naturalezza e forzatura del gesto, aspetto condizionato dalle diverse lunghezze dei tracciati e dal conseguente diverso affaticamento dell’atleta, dove stanchezza e carenza tecnica non devono essere confuse.
Per potere svolgere questa funzione, è necessario che il giudice sia un fine conoscitore degli aspetti biomeccanici che caratterizzano il gesto tecnico ed abbia adeguata preparazione in merito.
Sono importanti sia l’esperienza di docenza, per valutare l’atleta a colpo d’occhio, sia l’esperienza agonistica, per conoscere le dinamiche che si sviluppano in pista e le astuzie che gli atleti utilizzano per dissimulare le carenze tecniche; un buon giudice, pertanto, deve essere anche un istruttore esperto ed un atleta con lunga attività agonistica.
Un giudice in possesso di simili capacità si affranca rapidamente dal ruolo di “cattivo”, che solitamente gli viene affibbiato dall’atleta e diventa per lui un valore aggiunto.
Infatti una sanzione, per quanto sgradita, se adeguatamente motivata all’atleta a fine gara secondo rigorosi canoni regolamentari e biomeccanici, può diventare per lui un motivo di riflessione e di miglioramento tecnico, affinché possa presentarsi in migliori condizioni alle gare successive.
Una buona parte del successo di una gara è nelle mani del corpo giudici, perché mantenere la gara nei limiti della regolarità è fondamentale per la buona riuscita della stessa e per la soddisfazione di atleti ed organizzatori.
Perchè fai nordic walking e come ti trovi ad allenarti con gli adulti?
Risponde Mara Williams, 11 anni,
pratica da 1 anno e ha gareggiato nelle ultime 2 edizioni del Trofeo Città di Alzano Lombardo gara internazionale di 5 km:
Faccio nordic walking da più di un anno, lo pratico perché fa bene alla salute e migliora la postura. Il nordic potrà sembrare una semplice camminata, ma dietro a tutto ciò c’è una parte tecnica molto complicata. Mi trovo bene con gli adulti del mio gruppo perché siamo divertenti e scherzosi. Mi diverto a punzecchiarli con domande sulla parte tecnica.
Quali sono le proposte del Nordic Walking presso il CUS?
Risponde Vincenzo Manenti,
Responsabile Settore Nordic Walking CUS Bergamo / Tecnico Nazionale 3° livello:
Le proposte del CUS sono sia corsi di avviamento al nordic walking che di mantenimento che perfezionamento tecnico e di preparazione all’agonismo. Le attività sono svolte sia in provincia di Bergamo che di Como/Lecco.
Organizziamo anche competizioni: il CONI riconosce il nordic walking come disciplina dell’atletica leggera, sezione podismo e quindi abbiamo la possibilità di gareggiare in gare sulle distanze dei 5km, 10km, mezza maratona, maratona.
Oltre a ciò per il prossimo futuro abbiamo in progetto corsi per aspiranti giudici di gara e istruttori.
Oltre alla preparazione sul campo curiamo anche la preparazione tecnica mediante delle masterclass periodiche, che sono aperte, riservate a istruttori, giudici di gare e ad atleti già formati, che hanno fatto i nostri corsi. Gli argomenti spaziano dalla biomeccanica alla medicina applicate al nostro sport.