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Anatomia del gomito

Il gomito è una delle principali articolazioni che, insieme all’articolazione della spalla e del polso, va a comporre l’arto superiore.

Questa articolazione è formata dalle estremità dell’omero, nella parte superiore del braccio, e di ulna e radio, nell’avambraccio. In particolare, l’estremità dell’omero si divide in due parti: internamente la troclea, ed esternamente il capitello. La prima entra in contatto con l’ulna, mentre il secondo si articola con il radio. Nel gomito le superfici ossee sono ricoperte da un sottile strato di cartilagine. Inoltre, l’articolazione è circondata da una capsula con funzione sia lubrificante sia rinforzante. Il liquido prodotto dalla membrana sinoviale della capsula va a riempire gli spazi vuoti tra le ossa, riducendo le forze di attrito, mentre l’estesa rete di legamenti che circondano la capsula aiutano il gomito a mantenere stabilità e a sopportare gli stress meccanici.

Il gomito permette movimenti di flessione ed estensione dell’avambraccio, con movimenti di circa 180°. Inoltre, consente la rotazione del radio che a sua volta rende possibili i movimenti di pronazione e supinazione di mano e polso. I movimenti del gomito rimangono ad ogni modo limitati dall’anatomia dell’ulna e dalla compressione dei tessuti molli che circondano l’articolazione durante la flessione.

DOLORE AL GOMITO

Il dolore al gomito può derivare da cause differenti e talvolta difficili da inquadrare. Innanzitutto, il gomito può riferire dolore dopo un trauma (come dopo una caduta violenta), dove nei casi migliori l’articolazione subisce una forte contusione, mentre nei peggiori dei casi una lussazione o frattura.

Generalmente, in palestra e nello sport le cause statisticamente più comuni di dolore al gomito sono di natura degenerativa a carico di alcune strutture tendinee che trovano nel gomito il proprio punto di intersezione. In particolare, grazie alla sede del dolore è possibile capire di quale patologia si tratta:

  • Epicondilite. Questa patologia è nota come “gomito del tennista” e si presenta, nella maggior parte dei casi, con un dolore laterale del gomito. Questo problema risulta essere una tendinopatia inserzionale dei muscoli estensori del polso e delle dita. Le cause più comuni, come per ogni tendinopatia, sono dovute ad uno squilibrio funzionale tra gli stress imposti sulle strutture tendinee e muscolari, e la capacità di recupero dei tessuti stessi.
  • Epitrocleite. Questa patologia è nota come “gomito del golfista” e si presenta con dolore nella parte mediale del gomito. Questo problema risulta essere una tendinopatia inserzionale dei muscoli flessori del polso e delle dita e/o i muscoli pronatori dell’avambraccio. Così come per l’epicondilite le cause possono essere ricercate in uno squilibrio funzionale tra gli stress imposti sulle strutture tendinee e muscolari, e la capacità di recupero dei tessuti stessi. Questa patologia è comune in tutti quei lavori manuali ripetitivi e, a differenza dell’epicondilite, si trova più frequentemente negli sport di sollevamento di pesi.

Inoltre, nonostante il dolore laterale e mediale del gomito rappresentino la stragrande maggioranza dei quadri dolorosi a livello del gomito, è importante sapere che esistono anche diverse altre condizioni che possono portare al dolore al gomito, condizioni che non devono essere trascurate, tra cui:

  • Problematiche al nervo radiale. Questo nervo può essere coinvolto nella sindrome del tunnel radiale.
  • Problematiche al nervo ulnare. Sindromi di compressione a questo nervo spesso vengono confuse con epitrocleiti.
  • Quadri avanzati di artrosi del gomito. Si manifestano con dolore e rigidità articolare conseguente ad una degenerazione delle superfici articolari e della cartilagine che la ricopre.
  • Tendinopatia distale del bicipite brachiale.
  • Tendinopatia del tricipite brachiale.
  • Borsite del gomito. Si tratta di una infiammazione della borsa situata a livello dell’olecrano dell’ulna, un osso del gomito localizzato posteriormente a quest’ultimo.

RECUPERO ED ESERCIZI

La premessa da cui partire in questo contesto è che il dolore al gomito può essere dovuto a una moltitudine di diverse cause, ragion per cui il trattamento più efficace dovrà in ogni caso essere stabilito in base alla causa di tale sintomatologia, oltre che alle caratteristiche individuali della persona, considerandone lo stato di salute, la storia passata e l’attuale livello funzionale.

Considerando le principali e più comuni cause di dolore al gomito precedentemente menzionate, possiamo dire che fra le diverse tipologie di trattamento comunemente proposte per la gestione e il trattamento di queste patologie troviamo:

  • Esercizi di rinforzo e allungamento dei muscoli flessori/estensori del polso e delle dita dei muscoli pronatori/supinatori (con esercizi isometrici e isotonici).
  • Correzione, modifica o sospensione di tutte quelle attività provocative che sovraccaricano durante la giornata i muscoli flessori/estensori del polso e supinatori/pronatori dell’avambraccio.
  • Ghiaccio e farmaci antinfiammatori.
  • Terapia manuale (effettuata con la figura specializzata a riguardo).
  • Chirurgia.
  • Riposo.

Per quanto riguarda le patologie del gomito dovute alla palestra, il fattore più importante nel trattamento delle tendinopatie (come nell’epicondilite ed epitrocleite) è la gestione dei carichi. Applicare un carico ottimale (“optimal load”, diverso per ogni soggetto in base alle proprie caratteristiche) permetterà una riorganizzazione delle fibre collagene, migliorando di conseguenza l’organizzazione strutturale, la biomeccanica e la funzionalità tendinea. Questo processo può essere svolto mediante contrazioni muscolare isometriche e isotoniche (di solito si preferisce somministrare contrazioni isometriche mantenute nelle fasi di dolore più elevate, per passare successivamente a contrazioni isotoniche concentriche/eccentriche e ad esercizi più complessi e globali) dei muscoli target.

Fondamentale in questi contesti sarà anche l’educazione del soggetto, che dovrà essere informato delle caratteristiche e del comportamento tipico di queste patologie, della prognosi media e dei fattori provocativi, così da ottimizzarne la gestione individuale.

L’arma principale a nostra disposizione per gestire il dolore al gomito è l’utilizzo degli esercizi, in particolare gli esercizi più utili sono:

  • Esercizi di rinforzo isometrico/concentrico/eccentrico dei muscoli estensori del polso e supinatori dell’avambraccio con elastico, barra o manubrio, eseguiti a gomito flesso a 90° o esteso,
  • Esercizi di stretching per i muscoli estensori del carpo
  • Esercizi per l’upper body di spinta e tirata che coinvolgano i muscoli estensori del polso e delle dita nel loro ruolo di stabilizzatori del polso.
  • Utili anche in alcuni casi esercizi di mobilità per il nervo radiale.

TEMPO DI RECUPERO

I tempi di guarigione relativi al dolore al gomito sono molto variabili e strettamente dipendenti dalla causa primaria della sintomatologia dolorosa, oltre che dall’entità dell’eventuale quadro patologico (trauma, infiammazione, degenerazione articolare, degenerazione tendinea ecc..). Per quanto riguarda le due cause più comune di dolore al gomito, ossia epicondialgia ed epitroclealgia, la letteratura scientifica riporta che i sintomi possono durare in media dalle 2 settimane fino ai 2-3 anni. Nell’85% circa dei casi il dolore svanisce spontaneamente (con la sola rimozione/modifica dello stimolo provocativo) entro un anno ed è caratterizzato da possibili recidive e riacutizzazioni del dolore. Il restante 15% può andare incontro invece a quadri cronici che perdurano per oltre un anno.

Non bisogna assolutamente trascurare il sistema di elaborazione del dolore di ciascuna persona. Soprattutto nei casi cronici che sono avversi alla guarigione e che perdurano per molto tempo, si verifica un quadro di ipersensibilità dell’area, con una alterazione nella modulazione del dolore a livello del sistema nervoso centrale. La presenza di questi elementi, di dolore dall’intensità e/o durata anomala, e di altri fattori (come la migrazione del dolore nel gomito opposto) può essere riconducibile a un quadro di ipersensibilità del sistema nervoso centrale in un contesto di dolore cronico.

Un altro motivo della cronicità del dolore al gomito può essere riscontrato nei casi in cui lo stimolo doloroso non venga mai modificato o rimosso, soprattutto in palestra se si continua ad eseguire gli stessi esercizi che hanno provato il dolore.