CUS ​BERGAMO

Il ginocchio

Il ginocchio è l’articolazione intermedia dell’arto inferiore che ha due gradi di libertà: uno principale, la flesso-estensione e uno secondario, la rotazione sull’asse longitudinale della gamba, che si verifica solo quando il ginocchio è flesso. È un’articolazione sinoviale di tipo “cerniera” che comprende: l’articolazione femoro-tibiale e l’articolazione patello-femorale, più comunemente chiamata rotulo-femorale. L’articolazione femoro-tibiale nasce dall’incastro tra i condili femorali con i condili tibiali, mentre l’articolazione femoro-patellare scaturisce dall’interazione tra la superficie rotulea del femore e la superficie posteriore della rotula.

Il ginocchio deve conciliare due proprietà contraddittorie:
– possedere una grande stabilità in estensione completa, posizione nella quale il ginocchio è sottoposto a importanti forze dovute al peso del corpo;
– possedere una grande mobilità a partire da un determinato angolo di flessione, necessaria per la corsa e per un ottimale appoggio del piede.

Essendo un’articolazione sinoviale, il ginocchio possiede una capsula articolare; essa ha un doppio scopo: tenere insieme le componenti ossee e contenere/produrre il liquido sinoviale, che serve a evitare frizioni e sfregamenti tra le superfici articolari. A livello di stabilità, i legamenti del ginocchio sono quattro, due intracapsulari e due extracapsulari e hanno la funzione di fornire stabilità all’articolazione femoro-tibiale tramite l’interconnessione di varie porzioni di femore, tibia e perone. I legamenti intracapsulari sono: il legamento crociato anteriore e il legamento crociato posteriore. I legamenti extracapsulari sono: il legamento collaterale mediale e il legamento collaterale laterale. Inoltre, un’ altro elemento molto importante per la stabilità dell’articolazione è il tendine rotuleo, una resistente banda di tessuto connettivo fibroso che congiunge la porzione inferiore della rotula alla tuberosità tibiale e garantisce i movimenti di flessione dell’articolazione.

Altra componente fondamentale del ginocchio sono i due menischi, uno mediale e uno laterale, interposti tra femore e tibia, che evitano a queste due ossa di urtare direttamente fra di loro e supportano la funzione stabilizzatrice svolta dai legamenti.

I menischi svolgono diverse funzioni:
– proteggono l’articolazione femoro-tibiale dai danni che potrebbero derivare da un’iperestensione o un’iperflessione del ginocchio;
– ammortizzano il peso del corpo e lo ripartiscono uniformemente su tutta l’articolazione;
– favoriscono la corretta distribuzione del liquido sinoviale all’interno dell’articolazione.                                                                                                                                    

In merito alla condizione muscolare possiamo identificare due tipologie di gruppi i muscoli che permettono la flessione dell’articolazione e i muscoli che permettono l’estensione del ginocchio.

I principali flessori del ginocchio sono gli ischiocrurali, ossia bicipite femorale, semimembranoso e semitendinoso (muscoli posteriori della coscia), mentre i principali estensori del ginocchio sono i muscoli che costituiscono il quadricipite femorale, ossia: retto femorale, vasto intermedio, vasto laterale e vasto mediale.

Il ginocchio è tra le articolazioni di maggior interesse clinico; sono infatti numerose le tipologie di infortunio e le patologie che possono riguardare i vari complessi articolari e causare un sintomo molto comune, noto come dolore al ginocchio. Brevemente, per quanto concerne gli infortuni acuti/traumatici, si segnalano:
– le lesioni dei legamenti. Particolarmente suscettibili a lesione sono, nell’ordine, il collaterale mediale e il crociato anteriore;
– le lesioni meniscali. Più incline a lesione è senza dubbio il menisco mediale; 
– le lesioni del tendine rotuleo;
– le fratture delle superfici articolari. Più comuni sono le fratture del piatto tibiale.

Per quanto concerne gli infortuni da sovraccarico, meritano senza dubbio una citazione condizioni come: 
– la sindrome della bandelletta ileo-tibiale, che causa dolore nella parte esterna del ginocchio;
– la sindrome femoro-rotulea, che causa dolore a livello della rotula o appena sopra;
– la tendinopatia del tendine rotuleo;
– le infiammazioni delle borse sinoviali (borsiti).

Infine, rimangono da menzionare le patologie del ginocchio, tra queste, figurano: l’artrosi, l’artrite reumatoide, la pseudogotta e l’artrite settica.