
Ultimamente, non solo nel lavoro in palestra ma anche nel mondo dell’allenamento, si sente molto parlare di DOMS O DOLORI MUSCOLARI. Spesso sono associati all’acido lattico, ma sono davvero correlati?
In questo breve articolo vi spiegheremo innanzitutto cosa sono i DOMS, e vi proporremo qualche curiosità.
L’acronimo DOMS sta per DELAYED ONSET MUSCLE SORENESS, che tradotto non vuol dire altro altro che INDOLENZIMENTI MUSCOLARI A INSORGENZA RITARDADATA. Questi si manifestano con sensazioni di dolore e rigidità dei muscoli, tipicamente dopo un allenamento con un picco fra le 24 e le 72 ore dopo. Solitamente scompaiono gradualmente nei 7 giorni successivi all’allenamento.
Questi dolori tendenzialmente compaiono dopo uno sforzo muscolare importante (al quale non siamo abituati): questo sforzo provoca delle piccole lesioni sulle fibre muscolari causando tensione eccessiva nella parte del muscolo “sana”.
Fino a non molto tempo fa (e spesso anche oggigiorno) si credeva che questa sensazione di dolore fosse causata dell’acido lattico, che accumulandosi in maniera elevata nei muscoli provocava questi fastidi.
Con studi scientifici si è osservato che tale acido ritorna ad un livello normale entro le 2/3 ore dall’esercizio/allenamento fisico: ecco perché non può essere considerato il responsabile del dolore dei giorni successivi.
E’ desiderabile ricercare i DOMS dopo un allenamento?
Direi che dipende dall’obiettivo… certo è che se si vuole raggiungere l’ipertrofia, allora sì (l’allenamento eccentrico provoca l’aumento di massa muscolare).
Chi invece si allena in palestra per un benessere a 360 gradi non dovrà per forza ricercarlo.
Per prevenirli basta lavorare con contrazioni concentriche o isometriche, oppure non lavorare con carichi troppo elevati.
Lo stretching o un buon riscaldamento non li prevengono proprio perché essi dipendono dal tipo di allenamento.
Certamente una migliore forma fisica può aiutare a prevenire i DOMS.
Inoltre possono essere d’aiuto trattamenti che favoriscano l’aumento del flusso sanguigno, come massaggi e bagni caldi.
Dott. Andrea Cattaneo