TU GIORGIO SEI MAESTRO DELLO SPORT (TERZO LIVELLO)… MA COSA SIGNIFICA?
Beh, partiamo col dire che la federazione italiana tennistavolo (Fitet) ha definito 3 categorie per i tecnici :
– tecnico di base (1 livello )
– tecnico regionale (2 livello )
– tecnico nazionale ( 3 livello o maestro ) –> io mi posiziono qui!
FANTASTICO! MA QUANDO HAI INIZIATO?
Ho iniziato a 14 anni, tesserato nella società US Nosari presso l’oratorio dell’immacolata a Bergamo.
PERCHÉ HAI INIZIATO?
Diciamo che è stato un colpo di fulmine! Prima giocavo a calcio, poi un giorno nella camera dove cuciva la mamma, sul tavolo da lavoro, insieme ad amici misi come rete la riga da disegno e così ho iniziato a giocare a Ping pong!
COS’È IL TENNIS TAVOLO?
Il tennistavolo è uno sport di opposizione mediata (ovvero confronto senza contatto diretto fra i contendenti, ma solo attraverso attrezzi che sono in questo caso le racchette). Durante il gioco, il giocatore deve mettere l’avversario nell’incapacità di rinviare la pallina.
PERCHÉ TI PIACE?
Mi piace perché è uno sport singolo, basato sulla velocità e una volta imparate le regole coinvolge molto. Inoltre sviluppa l’attenzione, la concentrazione e la reattività. In sostanza sollecita l’organizzazione delle abilità dell’individuo, sia motorie che cognitive.
A CHI LO CONSIGLIERESTI?
A tutti! Infatti tutti possono praticare il tennistavolo: adulti, bambini, persone disabili.
PER DIVENTARE AGONISTA COSA CONSIGLI? CHE CARATTERISTICHE DEVE AVERE UN AGONISTA O ASPIRANTE TALE?
L’agonista oltre ad avere i requisiti fisici citati (abilità motorie, concentrazione, attenzione, reattività, ecc.) deve essere molto determinato e motivato! Deve allenarsi sempre, in modo tale da automatizzare i movimenti e sopratutto deve essere determinato a vincere.
QUANDO HAI INIZIATO A INSEGNARE?
Ho iniziato circa 20 anni fa.
COSA SI FA IN UN ALLENAMENTO?
Prima di cominciare ad allenarsi bisogna determinare gli obiettivi, ovvero capire cosa si vuole migliorare. Per esempio, a un principiante si deve ovviamente insegnare come impugnare la racchetta, come palleggiare, come fare il servizio, la postura e come muovere le gambe durante il gioco. Per l’ agonista vale la stessa regola, ovvero ci si chiede cosa si vuole migliorare. Se la risposta è un colpo di dritto o rovescio si lavora su questo 10 minuti + 10 minuti da fermo, poi si passa dal fermo al movimento delle gambe. L’obiettivo è di eliminare il più possibile l’errore, ovvero mantenere sempre in gioco la pallina.
PERCHÉ LO CONSIGLIERESTI?
Perché il tennistavolo è uno sport che tutti possono praticare, e diverte sia a livello amatoriale che agonistico.
SERVE QUALCOSA DI PARTICOLARE PER PRATICARE?
Ovviamente serve il tavolo da gioco, con racchette e palline, e uno spazio adeguato.